Benvenuti a Prepotto

Cronaca di una mattinata autunnale trascorsa nella

“Perla” vitivinicola dei Colli Orientali del Friuli

in occasione di un’improvvisata visita all’

Azienda Agricola Valerio Marinig

Friuli, sabato 14 ottobre

Una giornata che tutto sembra fuorché autunnale, il cielo è terso e la temperatura più che primaverile mi accompagna in questa breve visita.

Durante il breve tragitto che da Udine mi porta a Prepotto, attraverso il fiume Torre, in zona vitivinicola del Grave, la strada che percorro in direzione di Cividale del Friuli, scorre tra vigneti, campi di soia e granoturco, ai cui margini splendidi esemplari di fagiani sono intenti a cibarsi, del tutto indifferenti allo scarso traffico veicolare. Attraverso anche il fiume Natisone e sono ai margini della zona dei colli orientali.

Un territorio affascinante.

Proseguendo, mi lascio alle spalle Cividale in direzione delle colline dietro le quali, come dei bastioni o muro di cinta, si stagliano le imponenti Alpi Carniche, che proteggono la zona dai freddi venti del nord.


Da qui in avanti la strada inizia a salire dolcemente snodandosi tra i vigneti che hanno assunto oramai gli splendidi colori autunnali, il lavoro grosso di vendemmia è terminato, tra i filari non si vede nessuno, si percepisce solo un senso di tranquilla serenità.  Ancora pochi minuti e sono giunto alla meta.

Calda accoglienza

Giunto in azienda sono accolto da Michela, che con la sua consueta cordialità ed ospitalità mi invita  ad entrare in sala degustazione ,nella quale capeggia una lunga tavolata imbandita.

Tra un saluto e l’altro Michela predispone, un paio di calici ed estrae dalla cantinetta refrigerata una fresca bottiglia del loro BRUT metodo charmant da poco messo in bottiglia.

Semplicemente “Brut”

Semplicemente “Brut”
Da un uvaggio di Pinot Nero, Chardonnay e Ribolla Gialla nasce questo spumante Brut, dedicato a chi ama le bollicine. Brut Spumante
  Ma altre bollicine sono tra i prodotti di Valerio Marinig, l’ottimo Roia 21 un metodo classico dosaggio zero, di tutto rispetto, che non sfigura nel confronto con altre più note blasonate produzioni.
Entrambi ottimi per brindare alle prossime feste e non solo.

Mentre degusto il calice servitomi, Michela mi spiega il perché della tavolata, come di tradizione oramai da anni festeggiano la fine della vendemmia con una grande grigliata in compagnia dei vendemmiatori che li hanno aiutati.
Una sorta di rito beneaugurante.

Infatti, Valerio dopo un veloce saluto si reca nell’aia, è intento a preparare  le griglie sulle quali da lì a breve cuoceranno costine e carni varie che in tavola saranno annaffiate dai vini prodotti nelle annate precedenti.

Senza lasciare il mio calice,

nel quale magicamente è comparso un vino rosso (CABERNET FRANC), mi reco a curiosare in cantina, dove in acciaio il mosto sta ancora fermentando, non so resistere all’intensità dei profumi vinosi, così inebrianti che liberano fantasie su come sarà il vino del 2017.

Già, come sarà? chiedo a Michela. “ Quest’anno, nonostante la gelata primaverile che ha colpito i vigneti riducendo il raccolto del 30% c.a., per i bianchi la vendemmia è stata buona, meno quantità ma di qualità.  Sui rossi poco prima della vendemmia, quando la stagione si era ripresa bene dal periodo siccitoso, è piovuto abbondantemente il che ci ha costretto ad una importante ed attenta selezione dei grappoli per evitare i marciumi. Nonostante l’inconveniente pioggia, il vino ci sarà e sarà anche di qualità. “

Non potevo certo

finire la visita senza passare in barricaia, è qui che il vino rosso importante matura ed affina prima di finire in bottiglia.

                                      Biel Cùr       Pignolo         Schioppettino di Prepotto                                          

Cin Cin

Iniziano ad arrivare gli ospiti, è giunto il momento di salutarci con un ultimo beneaugurante brindisi alla nuova annata, ed un arrivederci in primavera per degustare le prime bottiglie di bianco dell’annata 2017.

Mentre risalgo in macchina e mi allontano, l’aia è pervasa dal profumo di carne che cuoce sulle griglie, però mi attende un meraviglioso tragitto verso la città di Udine, attraverso il paesaggio tipico di queste splendide terre friulane.



(Roberto Matetich)