I vini Ossolani di Edoardo Patrone

Ossola. Per i più l’ultima lettera dell’acronimo di provincia VCO (Verbano Cusio Ossola), per gli intenditori un luogo di conforto e refrigerio composto da tante piccole e graziose valli, piene di tradizioni e realtà enogastronomiche tutte da scoprire.

Le valli dell'Ossola viste dal vigneto
Le valli dell’Ossola viste dal vigneto

Tra pini e ruscelli eccoci alla nostra meta, l’Azienda Agricola Edoardo Patrone.

Torniamo per mantenere una promessa (Ossola terra di vini eroici), per rivedere un amico e godere per qualche ora della sua compagnia.

Roberto con Edoardo Patrone dell'omonima azienda agricola
Roberto con Edoardo Patrone

Edoardo ci accoglie con la solita simpatia e il buon umore di chi vive la vigna giorno per giorno, tutto intorno alla cantina  si propaga quel profumo vinoso tipico dei vini in gioventù.

Ci addentriamo tra i filari di Nebbiolo (bio tipo Prunent) e Merlot è qui che Edoardo ci affascina con le spiegazioni su come distinguere Merlot e Nebbiolo a partire dalla forma della foglia, dalle sue venature, la differente forma del grappolo. È una guida gentile nel suo piccolo universo di biodiversità viticola.

.

Giunge in fretta l’ora della merenda.

Ci accomodiamo ad un tavolo in serizzo all’ombra di un piccolo pergolato con vista sull’anfiteatro creato dalle montagne dell’Ossola che fanno da confine con la vicina Svizzera, ancora qualche chiacchiera e poi Edoardo inizia a servire i suoi vini con gli abbinamenti del territorio. Prendendo in prestito una metafora golfistica, il nostro primo “tee” di un percorso a 3 buche.

.

Basin Spumante Extra Dry

Basin Spumante esxtra dry con piatto degustazione
Basin con abbinamento

Il primo vino è una bollicina rosè extra dry, ottenuta principalmente da uve di Nebbiolo, uno charmat lungo. il Basin. Un gentile bacino di benvenuto abbinato a della trota salmonata affumicata, pane di grano rustico con burro di malga. Abbinamento cromatico particolarmente riuscito, che non manca di soddisfare anche le papille gustative.

.

Basin Spumante Extra Dry su panorama
Basin Spumante Extra Dry

Tornando al Basin, brillante e vivace, ricorda i petali di rosa, un chiaretto che spicca per luminosità. Il suo perlage è minuto e continuo. Elegante, fine, il floreale di acqua di rose si alterna a dolci note di piccoli frutti quali fragolina di bosco, lampone, ribes. Nel finale delle note fresche e mestolate con un accenno di pasticcieria. In bocca pienezza e rotondità gustativa, grande freschezza. Il sorso è vivace, mediamente sapido, finale che riporta al dolce/amaro dei frutti percepiti al naso.

.

Degustazione con vista valle

A seguire, due vini rossi si accompagnano con formaggi e salumi dell’Ossola. Un formaggio di latte vaccino fatto a Crampiolo quota 1880 m.s.l.m. (nel Parco Naturale Veglia-Devero) e misti di capra con miele di castagno, salumi quali Salame di testa, e cacciatorino.

.

PSB e Prünent Stella 2018

Secondo per servizio il PSB.

Un blend di uve di vitigni tipici del territorio che matura in acciaio per 4 mesi e poi affina in bottiglia per altrettanti, vino versatile adatto ad accompagnare antipasti di terra così come primi e secondi. Colore rosso granato con note violacee sui bordi, al naso cogliamo profumi speziati, frutti maturi, note di confettura. In bocca risulta fresco ancorché percepiamo la presenza dei tannini comunque non invadenti, nel finale sentori di spezie e frutti di bosco.

.

‘Last but not least’, Prünent Stella 2018,

sicuramente il vino più noto della DOC Valli Ossolane, ottenuto da uve di Prünent (clone di Nebbiolo), un vitigno autoctono della zona visto che i primi scritti che lo menzionano risalgono al 1300 ca. 

Stando al terreno di viticultura, questo è principalmente ti tipo granitico con gneiss e derivati, che rendono il Prünent molto più simile a un vino di Valtellina, con acidità meno indomita ma gusto più morbido, sapido e, nelle annate giuste, ben profondo.

.

Cosa abbiamo nel bicchiere

La degustazione conferma l’identità piemontese, sorso snello e fluente, vino dal colore granato, ben limpido, profumi di ciliegie, prugne e radici, finale pacatamente speziato e ben persistente. In sintesi tradizione, eleganza e bevibilità.

Sinfonie di profumi e gusti vivaci, con attenzione anche per l’occhio che vuole la sua parte. Una degustazione swing, in senso tanto golfistico quanto musicale.

.

Siete appassionati di golf?

A proposito, Siete appassionati di golf?  Vorreste trascorrere una giornata con le vostre famiglie senza rinunciare al vostro sport preferito? 

A pochi chilometri dalla cantina di Edoardo, a Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo, la Valle dei Pittori, in una conca abbracciata da alte montagne e delimitata da boschi di conifere c’é il moderno Golf Santa Maria, all’interno dell’ampia pineta un percorso di 1500 mt composto da nove buche ‘par 29’

.

Potrete vivere un’esperienza di gioco unica, lungo le buche disegnate nel bosco ai piedi della montagna mentre i vostri familiari potranno godere ed apprezzare quanto offre questa ridente località, sport e relax, prelibatezze culinarie e prodotti tipici, shopping.

Piccolo fungo porcino (Boletus Edulis) in pineta

.

Al termine di una faticosa e divertente giornata a base di swings e di puts, una visita alla cantina di Edoardo sarebbe sicuramente il degno coronamento delle nove buche.

.

(Roberto e Fabrizio Matetich)