Tra scenari meravigliosi e luoghi che si sono mantenuti piacevolmente intatti nei secoli.

Spinti dalla curiosità per il nascere della nuova annata, con Massimo, siamo partiti senza tante parole: una ‘toccata e fuga’ nel cuore dell’Umbria del Sagrantino, una visita all’amico Paolo Bartoloni della Cantina Le Cimate, un’intrusione in piena regola, a vendemmia in corso. Sapevamo di poter contare sulla proverbiale disponibilità ed accoglienza di Paolo e così è stato.

Le Cimate

Paolo ci conduce in cantina, le alte cisterne di fermentazione sono pronte a ricevere i mosti che presto vi confluiranno. Ci illustra il processo che le uve subiranno sin dal loro arrivo, un mix tra tecnologia e tradizione, ci spiega come procederà nel controllo delle temperature di fermentazione così da mantenere ed esaltare i profumi delle uve.

La bigoncia

Si respira nell’aria l’euforia del momento, come ogni anno, in questi giorni il vino inizia a nascere. I primi grappoli iniziano ad essere trasportati in cantina.

Chardonnay grappolo
Chardonnay

La vendemmia è iniziata dallo Chardonnay, componente del Vignafante Umbria Bianco IGT. Non si può resistere ad un assaggio: grappoli sani, compatti, pochi gli acini non a piena maturazione, buccia sottile, colore giallo paglierino con qualche sfumatura verdolina, buon tenore zuccherino, acidità di buon livello.

Collage
Viti ed uve

Dal cortile, che domina la collina, Paolo ci indica con orgoglio i suoi vigneti, punteggiati dalle sagome dei vendemmiatori intenti nella raccolta.

Parlando delle caratteristiche dei suoi terreni, ci troviamo a camminare tra filari di Sagrantino, Merlot, Cabernet e Sangiovese Grosso, dove nasce il suo Montefalco Rosso.

Ufficialmente, un assaggio è doveroso per constatare il grado di maturazione e le caratteristiche dei grappoli e degli acini, ufficiosamente, per gola e affascinati dalla loro bellezza.

A conclusione del nostro giro, Paolo ci porta a vedere dal vivo il curioso grappolo che campeggia, stilizzato, sull’etichetta del suo famoso Trebbiano Spoletino.

Trebbiano Spoletino
Trebbiano Spoletino

Queste uve saranno vendemmiate più in là, tra qualche settimana nella seconda decade di ottobre, così che le uve accumulino zuccheri che determineranno il grado alcolico desiderato, poi, dopo la pigiatura, seguirà una macerazione sulle bucce di almeno 24 ore così da estrarre tutti i profumi ed i contenuti organolettici possibili.

Solo a quel punto potrà essere certo di avere poi un vino con le giuste caratteristiche, quelle del Trebbiano Spoletino Le Cimate, sia in versione base, sia riserva.

Un vino dai riflessi dorati, dai profumi esotici di frutta, pesca e sfumature minerali, prodotto solo in 4000 bottiglie.

In sostanza il 2019 è, e sarà una buona annata.

La cura del vigneto è stata più impegnativa. Per preservare la qualità delle uve, la selezione in pianta per alcune tipologie è stata fatta due volte, vista la resa che si prospettava.

Al termine del tour è di rigore l’assaggio, sarebbe un reato rifiutare.

Vignafante bianco, Trebbiano Spoletino, Montefalco Rosso, Sagrantino e Macchieto, quest’ultimo è un vino potente e al contempo elegante, dal tannino morbido ed avvolgente. Al naso, tanta roba, alzano la mano i sentori di mora, caffè, cioccolata e vaniglia. Solo 2900 bottiglie l’anno di questo Super Umbrian, tutte numerate.

Le uve? Sagrantino e Cabernet Sauvignon in pari quantità, ognuna di loro matura 30 mesi in barriques francesi per il Sagrantino, americane per il Cabernet, poi insieme per altri 48 mesi. Un vino che in pochi anni ha conquistato il suo posto nel mercato ed il palato degli intenditori.

Soltanto un sorso, la strada del rientro sarà lunga.

Tra un sorso e l’altro Paolo ci racconta qualche novità del fine 2019 e future.

Stesso vino, ma nuovo look

Etichetta Vignafante Rosso

per il Vignafante, sia per la linea Umbria Rosso IGT un blend di uve Sangiovese e Merlot che per l’Umbria Bianco IGT, un accattivante blend di uve Chardonnay, Grechetto e Viogner.

Per rendere il giusto omaggio alla nuova etichetta, non ci tiriamo indietro all’offerta di un ulteriore assaggio. ?

Macchieto
Macchieto

Per quanto riguarda il Macchieto prodotto top dell’azienda (produzione limitata a 2900 bottiglie circa), ci saranno modifiche in etichetta: sparirà l’indicazione super umbrian e sarà inserito il numero della bottiglia prodotta, dando unicità al prodotto.

Tra una chiacchiera e l’altra Paolo esordisce con una notizia inaspettata, daranno vita al primo passito di TREBBIANO SPOLETINO con surmaturazione in vigna e appassimento in cassette classiche. Invecchiamento di tre anni di cui uno/due in legno usato.

Altra interessante NEWS:

la nascita di “DONNA GIULIA” 2015 – Sagrantino di Montefalco DOCG. Dedicato alla figlia di Paolo, uscirà nel 2022 dopo ben 7 anni di invecchiamento e affinamento in bottiglia (naturalmente in edizione limitatissima e confezione particolare).

Nell’attesa non ci resta che fare gli auguri a mamma e papà.

A proposito, le successive annate del Donna Giulia, saranno Sagrantino secco 70% e Sagrantino passito 30%, in due botti da 500 lt nuove ADOUR media tostatura bousinage, fermentazione con bucce in legno e macerazione per 3 mesi.  Questo sarà il nuovo modus operandi per il DONNA GIULIA

Paolo e Massimo
Massimo Pozzar (Metre srl) – Paolo Bartoloni (Le Cimate)

É giunta l’ora dei saluti, ma prima di andarcene portiamo con noi un grappolo di ogni uva e la corrispondente bottiglia di vino, da portare ai nostri amici. Del resto, le belle scoperte vanno condivise.

A Paolo diamo appuntamento al prossimo Vinitaly per assaggiare i primi risultati di questa vendemmia.

(Roberto M.-Fabrizio M.)

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